
Data: 02/07/2022
Partenza: Colle Valcavera (2416 m)
Quota massima: Rocca La Meja (2831 m)
Dislivello: 900 mt circa
Distanza totale: 9 km
Difficoltà: PD+
Curiosità: Il Becco Grande è una montagna di forma trapezoidale con due vette: la cima ovest 2773 m e la cima est 2775. Rocca la Meja sorge sullo spartiacque tra la Valle Stura e la Valle Maira. La cresta sud-est è un percorso molto più impegnativo rispetto alla classica via normale. L’orientamento non è sempre evidente, ma qua e là sono presenti degli ometti.
Accesso: risalire la valle Stura fino a Demonte. Dalla piazza Renzo Spada, di fronte al distributore, svoltare a destra in via Val D’Arma (indicazioni per colle Fauniera/colle dei Morti). Proseguire fino al colle Valcavera, dove si lascia l’auto. Un altro possibile accesso è dalla Valle Grana verso Castelmagno. Superato l’abitato si prosegue a sinistra, si raggiunge il colle Fauniera e successivamente il Colle Valcavera.
Oggi decidiamo di fare un percorso composto per la maggior parte da canali e creste.
Partenza qualche metro prima del Colle Valcavera, arrivando dalla Valle Grana. Ci innalziamo subito e percorriamo un lungo traverso sotto la Cima di Test.
Ci spingiamo verso il Becco Grande.

Troviamo delle tacche bianche e rosse, le seguiamo e perveniamo al Colle del Mulo (2527 m). Ora scendiamo seguendo le indicazioni verso il passo della Valletta/G.ge Selvest.

Discendiamo ora leggermente e poi nei pressi di un tratto roccioso svoltiamo a sinistra. Non sappiamo bene quale sia il percorso per cui improvvisiamo!

Dopo aver fatto qualche metro, siccome siamo consapevoli che la punta del Becco Grande si trova esattamente davanti a noi, decidiamo di addentrarci in un canale alla nostra destra.

Il terreno è franoso, ogni tre per due si stacca qualche masso, ma procediamo avanti con, come compagni, solo degli splendidi stambecchi.
Per fortuna in qualche tratto ci sono delle grosse rocce, ma purtroppo non sono così affidabili, come sembra ad un primo sguardo.

Ci spostiamo dapprima vero sinistra, dove incontriamo altri amici stambecchi, e poi di nuovo svoltiamo a destra, cercando il percorso possibile per raggiungere la vetta.

Occorre fare parecchia attenzione perché le rocce non sono così stabili e tanti passaggi sono di II grado.
A questo punto, ruotiamo attorno ad un torrione e come per magia troviamo le tacche blu del canale sud-est. Da qui, in brevissimo tempo siamo in vetta alla Cima Est del Becco Grande (2775 m).

Scendiamo leggermente, seguendo le tacche azzurre. Poi risaliamo per un breve tratto.

Dopo circa 5 minuti, raggiungiamo la Cima Ovest del Becco Grande (2773 m), dove è presente una croce di colore blu.

Due foto di rito e iniziamo la discesa, in cresta, verso il Colletto della Meja.

Davanti a noi, possiamo osservare la cresta sud-est di Rocca la Meja che di lì a poco dovremo affrontare.

Raggiunto il colletto della Meja a 2551 m, procediamo avanti lungo la cresta tenendoci a destra, in una via molto molto stretta. Poco dopo iniziamo la vera cresta sud-est di Rocca la Meja. Affrontiamo un breve caminetto (II), poi diedri e canali (II).

Poco dopo vediamo un ripido canale erboso, che tralasciamo alla nostra destra.

Proseguiamo pertanto tra rocce, con passi mai banali di II°, tenendoci, appunto, a sinistra del canale fino a quando perveniamo ad un diedro (III°). Lo attacchiamo e poi ci spostiamo a destra fino a quando raggiungiamo la sommità del primo risalto.

Scendiamo ora per un camino di II/III°, poi procediamo avanti, su e giù per vari spuntoni con passaggi di I° e II°. Questa seconda parte della cresta risulta più facile ma è necessario non perdere mai la concentrazione.

Avanziamo sempre per caminetti, cenge, diedri e notiamo anche la presenza di spit, che possono essere di aiuto. Sbuchiamo su una forcella dove davanti a noi, vediamo il canale della via normale. E’ possibile quindi scegliere se procedere per la normale o proseguire per cresta. Noi ovviamente, optiamo per questa seconda scelta.

Attacchiamo le rocce a destra del canale della via normale.

I primi passi sono piuttosto semplici ma poi mano a mano le difficolta aumentano fino a raggiungere il III°/III°+ con camini strapiombanti e spigoli esposti. Perveniamo poi ad un canale ampio dove vediamo alcuni vecchi segni rossi. Li seguiamo fino a quando raggiungiamo l’arco naturale di Rocca la Meja.

Pochi sforzi ed eccoci sulla sommità di Rocca La Meja, dove è presente una grossa croce!

Giornata tersa, con un magnifico panorama sul Monviso, sul Buc de Nubiera, il Brec e l’Aiguille de Chambeyron, l’Oronaye, la Gardetta, e tutte le Alpi Marittime.
La discesa la percorriamo attraverso il canale della via normale.

Anche se il canale è tecnicamente molto più facile della cresta sud-est di Rocca la Meja, non bisogna mai scherzare e soprattutto è importante indossare il casco, perché in caso di affollamento, è piuttosto facile che qualche roccia si stacchi.
Giunti al fondo del canale, percorriamo il sentiero alla base della parete della Meja, fino a raggiungere i pascoli sottostanti. Procedendo verso il Colle d’Ancoccia, mi volto indietro ed osservo l’imponente Rocca la Meja e la cresta sud-est. Sembra impossibile da attraversare ed invece ce l’abbiamo fatta.

Perveniamo dapprima al colle d’Ancoccia (2533 m) e poi affrontiamo tutto il sentiero che ci condurrà al Colle Valcavera, dove gli amici ci stanno attendendo.
