
Partenza e arrivo: Sant’Anna di Bellino (1850 m)
Dislivello: 200 mt circa
Storia: il Caposaldo Crouset fa parte del 5° Gruppo Caposaldi Varaita di Bellino. Quest’ultimo comprendeva anche il caposaldo Bellino, di Reinassetto ed il Caposaldo Lupo -Fiutrusa. Da notare che, nel 1940 molte opere del 5° Gruppo Caposaldi Varaita di Bellino erano ancora a livello di cantiere.
Note: si consiglia fortemente di non intraprendere questa visita, viste le condizioni dell’Opera 210.
Descrizione: oggi voglio andare a visitare l’opera 210 del Caposaldo Crouset. Pertanto, dopo aver parcheggiato l’auto nei pressi della cappella di Sant’Anna di Bellino, inizio il mio cammino. So benissimo dove si trova l’opera 210 perché in zona ci sono già stata. Supero il ponte e poco più avanti svolto a sinistra in direzione di Rocca la Marchisa, nel Vallone di Traversagna. Al quinto tornante, individuata nel terreno la via, svolto a destra in direzione delle Grange Malbuiset.
Mentre mi innalzo, il panorama che dà verso Rocca Senghi ed il Pelvo di Ciabrera è stupendo.

Salgo tra i prati e poi affronto la pietraia tenendomi il più possibile sulla destra. Giungo così nei pressi dell’opera 210. Ora vedo il grande foro che mi permetterà di entrare nell’opera 210, sempre che sia facilmente raggiungibile.

Aggiro sulla destra la roccia ed ecco davanti a me delle rampe di scale, ricoperte dalla vegetazione. Le percorro.

Poco dopo le stesse sono incassate nella roccia.

Affronto gli ultimi scalini ed entro. L’opera si presenta internamente in pessime condizioni.

Parecchi blocchi sono caduti, altri sono appesi come ad un filo.
Mi addentro velocemente e svolto a destra. Qui dovevano essere presenti il deposito viveri, munizioni ed il locale comando.
Raggiungo così le due cannoniere.

Torno indietro passando il più velocemente possibile tra le macerie. Un terremoto di poca intensità, a mio avviso, farebbe crollare tutto.

Proseguo fino al fondo dove sono costretta a svoltare a sinistra. Supero un’altra zona dell’opera 210 mal ridotta.

Poco dopo sono fuori dall’opera 210, e sotto di me il vuoto. Sono presenti due aperture.

La struttura dell’opera appare subito compromessa, ma anche la parete di roccia, soprastante e più in alto, è tutta fessurata.

Torno all’ingresso e scendo la scala per fare ritorno all’auto.
