Cima del Lupo e Cima di Pienasea – Valle Varaita
Data: 26/06/2021
Partenza: Genzana di Pontechianale (1650 m) – CN
Quota massima: Cima del Lupo (3132 m)
Dislivello complessivo: 1625 m circa
Lunghezza: 22 km circa
Difficoltà: EE – trekking molto lungo adatto a persone allenate
Giro ad anello: si
Curiosità: la Cima del Lupo e la Cima di Pienasea si trovano in Valle Varaita e fanno parte delle Alpi Cozie.
Il Caposaldo Lupo -Fiutrusa fa parte del 5° Gruppo Caposaldi Varaita di Bellino. Quest’ultimo comprendeva anche il caposaldo Bellino, di Reinassetto ed il Crouset. Da notare che nel 1940 molte opere del 5° Gruppo Caposaldi Varaita di Bellino erano ancora a livello di cantiere.
Accesso: andare in direzione colle dell’Agnello e pertanto percorrere la SP105. Superare diversi abitati sino a pervenire a Pontechianale. Oltre al Lago artificiale di Castello parcheggiare sulla destra, nei pressi dell’abitato di Genzana.
Oggi finalmente andiamo in Valle Varaita. Giunti a Genzana di Pontechianale, parcheggiamo, attraversiamo la strada asfaltata ed iniziamo la nostra escursione seguendo le indicazioni del cartello che si trova a sinistra della stessa. La nostra prima tappa è il Colle del Lupo!
Il sentiero dapprima scende, supera il Torrente Varaita di Chianale e poi inizia a salire bruscamente. Innalzandoci stupenda è la visuale sul Lago di Castello.
Il sentiero passa sulla destra del Torrente Fiutrusa. E’ possibile ammirare la Grange Barbella, la Grange Mayer e la Grange dei Russi (1912 m). Pensate un po’ una volta dove vivevano le persone, sicuramente in inverno isolate dal resto del mondo!.
Superiamo il Torrente, cercando di non bagnarci troppo e proseguiamo innalzandoci di quota. Più avanti bisogna prestare attenzione perchè è necessario svoltare a sinistra verso il Colle Rastel ed il Collo del Lupo. Il pannello indicatore in legno si trova un po’ nascosto!
Proseguendo perveniamo ad un bivio, dove lasciamo a sinistra il sentiero U16 (colle Bondormir). Da qui in avanti la traccia si perde un po’, ma l’importante è avanzare verso le Grange Sela (2212 m), ovvero in direzione delle ultime baite visibili davanti a noi, sulla destra del Torrente Fiotrusa.
Più avanti troviamo nuovamente delle indicazioni su di un masso ed ovviamente teniamo la destra verso il Colle del Lupo.
Con numerosi tornanti e molta fatica, saliamo il Cumbal di Pienasea. Sembra non finire mai. Poi ad un tratto alcune tacche rosse e bianche ci indicano la via nella parte più sfasciumosa della salita.
Proseguendo, mentre il cielo inzia a scurirsi, perveniamo ad una pietraia. Ero convinta che il Colle del Lupo fosse lì, ed invece scopro che poco dopo aver svoltato a destra, ci aspetta un altro tratto impegnativo. Il sentiero è segnalato da tacche rosse e bianche ed ometti, ma l’importante ora, è puntare il Colle!
Passo dopo passo, a tratti avvolti dalla nebbia, raggiungiamo il Colle del Lupo dove è presente una caserma, o meglio i ruderi della stessa. Da precisare che La Caserma difesiva del Passo del Lupo faceva parte del Caposaldo Lupo -Fiutrusa. L’ingresso era munito di caponiera, poi c’era la camera degli ufficiali, la camerata truppa, la cucina, il locale per la riserva d’acqua e le latrine.
A questo punto, proseguiamo oltre la caserma militare e per facili roccette raggiungiamo la Cima del Lupo (3132 mt). Spettacolare il panorama sul Monte Mongioia, il Monte Salza, i numerosi laghi presenti più in basso e le montagne francesi.
Ritorniamo al Colle e conquistiamo a destra la Cima di Pienasea (3117), dove è presente una croce incastrata tra i massi.
La temperatura nel frattempo scende improvvisamente a 3° C. Mangiamo qualcosetta e contemporaneamente consultiamo la carta dei sentieri e dei rifiugi n. 106. Il percorso ad anello che vogliamo fare è molto lungo e non siamo ancora alla metà. Inoltre c’è l’incognita nebbia che non ci lascia tranquilli.
Mettondoci l’uno con l’altro un po’ di fretta, iniziamo la discesa un po’ a tentoni, cercando di superare le lingue di neve e dirigendoci verso i laghi che avevamo avvistato prima sulla Cima del Lupo. Per fortuna il tempo volge a nostro favore e ci permette di pervenire ai Laghi di Bes che incantano il mio sguardo. Il colore azzurro/blu, spicca nel verde dei prati.
Seguendo ora il sentiero molto ben visibile, troviamo il Bivacco Enrico Olivero a 2648 m. Una struttura semplice ma molto accogliente.
Giunti in prossimità del Col de Longet (2649 m) ciò che osservo mi stupisce: una distesa di pietre sistemate in verticale che poi ritroveremo anche al Colle. Chissaà quale’è il loro significato!!
Imbocchiamo quindi il sentiero U 21, per immetterci nel Vallone Antolina. Scendiamo, costeggiamo dapprima il Lago Bleu (2533 m) che è molto più vasto rispetto ai precedenti.
La nostra escursione prosegue ora tutto in discesa, fino a raggiungere l’abitato di Chianale, molto conosciuto in quanto è uno dei borghi più belli d’Italia.
Vedo altresi da lontano alcune fortificazioni del Vallo Alpino, in particolare le Opere del Caposaldo Chianale, che avevo visitato diverso tempo fa.
Attraversiamo tutto il centro di Chianale, scavalchiamo il ponte sul Torrente Varaita ed imbocchiamo il Sentiero Dottor Crotto.
Quest’ultimo dopo un primo tratto lungo il Varaita, prosegue nel bosco.
Il sentiero sembra non aver mai fine. Camminiamo e camminiamo ormai stanchi, fino a quando, finalmente, al bivio, imbocchiamo la via a sinistra (gta U15) che ci conduce al punto di partenza.
Una lunga escursione in Valle Varaita, per conoscere nuovi luoghi e raggiungere la vetta della Cima del Lupo e della Cima di Pienasea.
Tanta fatica ma ampiamente ripagata dalla bellezza della natura.