
Data: 28/08/2022
Partenza: Terme di Valdieri (1368 m)
Quota massima: Cima Mondini (2915 m)
Dislivello: 1600 m circa
Sviluppo della via: 700 m
Distanza totale: 18 km circa
Difficoltà: AD+ – passi di 4a
Curiosità: la Cima Mondini è caratterizzata da tre cime, sud, centrale e nord. Si trova tra l’Asta Soprana e l’Oriol. La prima ascesa avvenne il 24 giugno del 1890 da L. Purtdcheller e W. Bodenmann.
Lo sperone sud della Cima Mondini fu scalato per la prima volta dai cuneesi Gianni Bernardi, Valerio Daziano e Giorgio Ferrero il 25 settembre 1983.
Attrezzatura: rinvii, fettucce, cordini, friend e corde da 60 m. Sulla via ci sono rari chiodi e alcune soste attrezzate.
Accesso: imboccare la valle Gesso ed arrivare sino a Valdieri. Procedere verso Sant’Anna di Valdieri, superarla e raggiungere le Terme di Valdieri. È possibile parcheggiare nei pressi di uno spiazzo a pagamento, che si trova subito dopo il ponte, a sinistra.
Avvicinamento:
Subito dopo il ponte, a sinistra, vediamo le indicazioni verso il Rifugio Morelli – Buzzi. Pertanto, seguiamo la via che ci permette di raggiungere il Rio di Lourousa e per mezzo di un ponte in legno di attraversarlo. Il sentiero sale e compie ampi tornanti tra il bosco.

Ci inoltriamo poi nel Vallone di Lourousa, dove vediamo apparire il Canalone di Lourousa, completamente senza una traccia di neve, il Monte Stella, il Gélas di Lourousa e il Corno Stella.

Giungiamo così nei pressi del Gias Lagarot (1917 m) e successivamente sul pianoro del Lagarot di Lourousa (1965 m) con il suo laghetto.

È possibile intravedere, in alto a destra, il bivacco Varrone (2250 m).
Proseguiamo tenendoci verso sinistra, superiamo la pietraia e poi raggiungiamo un secondo pianoro. Dopo circa 950 m di dislivello percorsi raggiungiamo il Rifugio Morelli Buzzi (2351 m).

Dal rifugio proseguiamo sul sentiero che porta al Punto Nodale, con la Cima del Chiapous a destra e la Cima Mondini a sinistra.
Perveniamo nei pressi di un laghetto e da qui svoltiamo a sinistra verso lo sperone della Cima Mondini. Individuiamo qualche ometto, lo seguiamo e raggiugiamo così l’attacco dello sperone sud, dove è presente un cordino.

Descrizione della via:
1° tiro: dal cordino, attaccare una placca e raggiungere la prima sosta – 45 m – passi da 4a – 2 spit con cordino
2° tiro proseguire su placche e poi spostarsi leggermente a destra – 40 m – 3c – 2 spit con cordino
3° tiro: attaccare il filo dello sperone sud – 35 m – 3c
4° tiro: effettuare un piccolo traverso, proseguire su placche fessurate e raggiungere una cengetta di sosta – 30 m – 4a




5°-6°-7°-8° tiro: proseguire sempre su placca. In base a dove si passa si può trovare un passaggio di 5a – 150 m – 4a
Avanzare su cresta. Sono presenti diverse lame che servono come ancoraggi – 150 m – 3b
Attaccare il torrione.

Raggiungere la cima del torrione con passaggi di 3c.
Scendere dal colletto, continuare oltre sull’ultima guglia. Ultimi 4 tiri per arrivare sulla sommità della guglia con passaggi di 3c ed uno chiave di 4a.
Proseguire per circa 150 m su cresta, roccette in un facile tratto e pervenire alla cima Sud.
E’ possibile fare una doppia per scendere una trentina di metri o prestando attenzione si può anche disarrampicare.
Pervenire così alla forcella e con passaggi di 3c alla punta più elevata della cima Mondini, ovvero la cima Nord.



Discesa:
dalla Cima Mondini procediamo nel canale sottostante seguendo i vari ometti.

Pieghiamo poi a sinistra (rarissimi ometti) e proseguiamo a mezzacosta. Risaliamo leggermente per superare un canale roccioso.
Procediamo fino a reperire il sentiero che porta al Punto Nodale.
Da qui scendiamo in direzione del laghetto visto in precedenza, raggiungiamo il rifugio Morelli Buzzi e ripercorriamo la via di salita.