Escursione a Punta Udine e Punta Venezia – Valle Po
Partenza: Pian del Re – Crissolo (2020 mt)
Quota massima: Punta Venezia (3095 mt)
Difficoltà: F
Dislivello: ascesa / discesa 1345 mt circa
Lunghezza Percorso: 16 km circa
Tipologia: ad anello
Note Tecniche: canale tra la Punta Udine e la Punta Venezia attrezzato con corde, catene, scalini/gradini. L’ultimo tratto per salire sulla Venezia presenta passaggi di arrampicata di I e l’ultimo di II grado. Si raccomanda concentrazione e prudenza.
Punto di Partenza: Crissolo, Valle Po (CN). In centro Paese svoltare in direzione Pian della Regina e Pian del Re, costo parcheggio 10 €
Sabato, in tarda mattinata, ricevo questo messaggio “Ciao Erika, domani facciamo Punta Udine, vieni?” Colta di sorpresa dalle persone che mi hanno fatto questa proposta e contenta che abbiano pensato a me e felice di rivederle, accetto l’invito.
Finalmente è domenica e ci si incontra. Raggiungiamo il parcheggio al Pian del Re ed iniziamo la nostra avventura insieme.
Attraversiamo verso sinistra le sorgenti del Po e con brevi tornanti ci innalziamo fino al Lago Fiorenza (2113 mt): il Monviso purtroppo inizia già a coprirsi mentre il Mozzo appare ancora libero, ma credo per poco tempo.
Proseguiamo al segnavia in direzione del Rifugio Giacoletti /Lago Lausetto V26 e, successivamente, in corrispondenza del Lago Lausetto (2324 mt) continuismo in direzione Rifugio Giacoletti V17.
Salendo per il sentiero tortuoso possiamo ammirare, voltandoci indietro, il Lago Superiore.
Ad un tratto, il primo della fila nota un animaletto: è la salamandra nera di Lanza o Lanzai che dir si voglia, anfibio delle Alpi Cozie che si trova esclusivamente nell’area del Monviso. E’ la prima volta che la vedo: sarà l’unico esemplare che incroceremo durante il nostro tragitto.
Procediamo in direzione del sentiero V14 Rifugio Giacoletti e successivamente giunti nei pressi di una pietraia, lasciamo a sinistra la via che conduce a Punta Roma/Passo del Colonello – RifugioVallanta/Passo Giacoletti e ci dirigiamo verso destra (tacche rosse e bianche).
Superiamo le Rocce Alte e mentre procediamo avanti, il cielo dietro di noi si fa cupo e le nuvole avanzano inseguendoci.
Una breve salita e poi scendiamo leggermente fino a giungere al Rifugio Giacoletti (2741 mt).
Dietro il Rifugio, su un pietrone appare un cartello in legno che ci indica di proseguire avanti per la cima Udine e Venezia. Da qui, per raggiungere la Udine attraversiamo il nevaio e ci addentriamo nel canalino attrezzato con corde, catene, staffe, detto Coulour del Porco.
Questo tratto è divertentissimo, anche se sono parecchie le persone che incontriamo. Alcuni si fermano e ci lasciano salire, altre volte ci fermiamo noi e lasciamo scendere loro fino a quando raggiungiamo il passo.
Da qui, svoltiamo verso sinistra e superando la pietraia raggiungiamo la Punta Udine a 3022 mt.
Come la prima volta che sono salita quassù, purtroppo siamo avvolti dalla nebbia. Attendiamo qualche minuto e ci appare qualche scorcio di panorama, ad esempio il Rifugio Giacoletti a picco sotto di noi, proprio come descriveva la recensione della Cresta Est che avevo affrontato, senza godere minimamente del paesaggio.
Ad un tratto possiamo scorgere anche la Venezia.
A questo punto non resisto e lancio ai miei compagni la proposta di andar fin lassù: qualcuno è incerto ma poi riesco a convincerlo.
Seguiamo le tacche gialle (percorso che taglia più verso il basso la montagna) o gli ometti ( percorso che si tiene nella parte più alta della montagna) e raggiungiamo un bivacco quasi sotto la punta.
Alcun passaggi su roccia e poi affrontiamo l’ultimo di II° e raggiungiamo la cima della Punta Venezia (3095 mt). Per chi fosse timoroso consiglio comunque di legarsi e sopratutto di avere una corda per scendere. Noi non ne abbiamo sentito la necessità.
Causa nubi, del Monviso non c’è traccia!
Considerato che le nuvole sono nuovamente in agguato, scendiamo, rifacciamo il canale Coulour del Porco e poi giunti al Rifugio Giacoletti proseguiamo verso sinistra, scendendo lungo il Canale.
Affrontiamo alcuni tratti di rocce e nevai e giunti ad un bivio proseguiamo tenendoci verso sinistra in direzione Sentiero del Postino/Colle delle Traversette/Giro del Viso.
Questo tracciato era stato realizzato nel periodo bellico per collegare le vecchie caserme militari delle Traversette e del Losas: il primo tratto è attrezzato con corde e scalini poi diventa un vero e proprio sentierino in salita; ad un tratto la via diventa pianeggiante e poi svoltando verso destra inizia a scendere e in lontananza vediamo dei fortini.
A mano a mano che ci avviciniamo alla struttura notiamo che è stata quasi completamente distrutta: un vero peccato!
Proseguiamo sul V16 in direzione Pian del Re fino al Rifugio nei pressi del parcheggio iniziale.
E’ giunta l’ora della nostra ricompensa. Ordiniamo quattro birre e ci sediamo al tavolo per godere ancor per qualche tempo della compagnia reciproca.