Escursione alla Cima delle Saline – Valle Ellero
Partenza: Porta Pian Marchisio (1630 m)
Quota massima: Cima delle Saline (2614 m)
Dislivello: 1000 m circa
Difficoltà: E
Lunghezza: 14 km circa
Giro ad anello: no
Curiosità: la Cima delle Saline fa parte delle Alpi Liguri e si trova fra la Valle Ellero e la Valle Tanaro. È la terza vetta, in ordine di altezza, delle Alpi Liguri, dopo il Marguareis ed il Mongioie. A nord presenta una scoscesa parete calcarea, dall’aspetto dolomitico.
Accesso: dirigersi verso Roccaforte di Mondovì e svoltare in direzione Prea. Prima di raggiungere l’abitato di Prea, svoltare a sinistra verso Rastello. Seguire la lunga strada che si addentra nel vallone fino a quando si perviene alla Porta Pian Marchisio, dove si può posteggiare l’auto. A lato si può vedere una piccola casermetta.
Indossati gli zaini, iniziamo la nostra escursione nel pianoro, detto appunto Pian Marchisio.
Seguiamo il sentiero G1 Rifugio Havis De Giorgio, ovvero la via che conduce al Rifugio Mondovì.
Superato il pianoro, scorgiamo sopra di noi, il rifugio Havis de Giorgio – Mondovì e poco dopo le indicazioni per raggiungerlo.
Tralasciamo la strada a destra e procediamo avanti per il Passo delle Saline.
Verso il fondo della strada, alcuni tornanti ci permettono di innalzarci.
Poco più avanti seguiamo la deviazione a destra per il Passo delle Saline.
Da qui, possiamo vedere in fondo la nostra meta.
Passiamo nei pressi dell’inghiottitoio del Tumpi, cioè una cavità piuttosto profonda, al fondo della quale è presente l’acqua.
Poi procediamo avanti, tra rododendri e mirtilli. Un ulteriore tratto in salita ed in breve siamo al Passo delle Saline (2174 m). Quest’ultimo, è stato fin dai tempi antichi attraversato dalla via del sale che univa Albenga ad Acqui Terme e permetteva al sale di raggiungere la pianura padana.
Svoltiamo ora alla nostra destra, seguendo il sentiero che sale e che ci permetterà di raggiungere dopo circa 450 m la Cima delle Saline.
Le pendenze e quindi la fatica iniziano ad aumentare. Seguiamo gli ometti ed il sentiero, che passo dopo passo ci avvicinano alla Cima delle Saline.
La via si svolge inizialmente su erba e pietrame e si tiene poco discosta dal crinale. Successivamente cambia di pendenza ed il terreno diventa detritico vista il pietrame proveniente dalla bastionata rocciosa che abbiamo davanti.
Procedendo, perveniamo così al facile canalino. Lo percorriamo con diversi zig-zag.
Al fondo del canalino ecco che scorgiamo la prima croce della Cima delle Saline a 2614 m.
Proseguendo avanti, più in basso, ne vediamo una seconda.
Il panorama è uno spettacolo con le nuvole che vanno e che vengono. Il vento è freddino, ma per fortuna il sole ci riscalda. Ovviamente, senza nuvoloni, il panorama si presenterebbe più esteso, ma anche questi batufoli bianchi hanno il loro fascino.
Guardando verso il rifugio Mondovì e voltandosi poi a destra, scorgiamo il Monte Mongioie (2630 m).
Alla nostra sinistra invece il Monte Marguareis. Più lontano il Monviso.
Restiamo un’oretta a goderci il calore del sole che ci riscalda ed a guardare le nuvole che cambiano in continuazione forma e direzione.
Svolgiamo poi la discesa, seguendo il percorso fatto in salita.