Ferrata dei Funs – Entracque – Valle Gesso
Partenza: Borgata Tetti Violin di Entracque (CN)
Dislivello: 580 m compreso avvicinamento – 400 m sola ferrata
Difficoltà: D
Lunghezza compresa avvicinamento: 8 km circa
Note Tecniche: la ferrata è verticale oltre a presentare tratti esposti e strapiombanti. Si trova sulle pareti calcaree che fiancheggiano il Vallone delle George della Reina.
Curiosità: la ferrata è situata in Valle Gesso ed in particolar modo sull’Ico Quaranta, nei pressi della vicina Entracque.
“Funs” dal provenzale ‘funzes – foùnzo’ significa “terreno disuguale”.
Dopo la traversata S.Anna di Valdieri – S.Anna di Vinadio, oggi mi accingo ad affrontare la seconda via ferrata (la prima era la Ferrata del Bec Valletta a Limone Piemonte) ed in particolar modo la Ferrata del Funs di Entraque (CN) in Valle Gesso.
Pertanto oltrepassato Entracque, parcheggiamo nei pressi di Borgata Tetti Violin. Lungo il percorso, seguiamo i vari cartelli e le tacche gialle.
Svoltiamo più volte a destra fino a quando, dopo circa trenta minuti e 180 m di dislivello, perveniamo all’attacco della via ferrata.
La parete di fronte a me incute timore.
Senza pensarci troppo su, mi metto in sicurezza e parto. Salgo sulle prime staffe presenti e procedo.
Arriviamo ad uno spigolo e da qui continuiamo verticalmente. Non è possibile arrampicare sulla roccia in quanto le staffe sono sempre piuttosto vicine tra di loro. Più vado avanti e più la ferrata diventa esposta e verticale fino a quando raggiugiamo un bivio. Sono presenti due cartelli: a sinistra “Via Normale” a destra “Via difficile”.
Ovviamente, incuriosita, scelgo quella di destra. Voglio capire cosa si intende per “difficile” anche per saper cosa mi posso aspettare nelle prossime vie ferrate.
Ecco che per un attimo, quando vedo il tratto veramente strapiombante, mi pento di aver preso quella decisione.
Le mani iniziano a farmi male in quanto, per le staffe, sono utilizzati dei ferri da armatura. Ora non devo mollare, per cui con tutta la forza che ho, sudando non poco, affronto il tratto impegnativo ed atletico.
Poco dopo averlo terminato, vedo che la via appena fatta si unisce con la via normale della ferrata che, a detta di amici, risulta con difficoltà contenute, meno strapiombante anche se sempre esposta.
Il primo tratto della via ferrata dei Funs termina e pertanto percorriamo un sentiero nel bosco. Qui, appare la prima via di fuga. Non si sa mai!!!
Raggiungiamo poco dopo, l’attacco, molto ben segnalato, della seconda parte della ferrata.
Anche quest’ultima inizia con una parete verticale, ma sicuramente è più facile affrontarla, grazie agli insegnamenti del primo tratto.
Perveniamo così oltre la parete, dove ci soffermiamo un attimo a prendere fiato e ad ammirare il paesaggio circostante.
Un altro breve tratto su sentiero ed ecco che alla mia destra vedo comparire il ponte sospeso, ben più in alto di dove ci troviamo.
Quindi adesso occore superare un’altra parte verticale, poi percorrere un traverso molto aereo fino a raggiungere il ponte sui cavi, presso il quale ci sono le istruzioni per oltrepassarlo indenni.
Che emozione!! Faccio il primo passo sul ponte ed in men che non si dica sono dalla parte opposta. Più facile di quel che immaginavo!
Poco dopo, tramite un sentiero raggiugiamo la vetta.
Scendiamo un po’ ed arriviamo dove termina il sentiero Camilla. Il panorama è immenso: il Monte Aiera, la cima dell’Agnel, il Baus, la Nasta, l’Argentera, l’Orio ed il Lausetto, tutte super cime della Valle Gesso.
Si svolta poco dopo a destra e si inizia la discesa che si presenta in parte attrezzata. Si perviene poi al Pian di Funs (1331 m) e si incontra nuovamente il percorso fatto in salita per raggiungere l’attacco della prima parte della ferrata.