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Ferrata della Sacra di San Michele – Valle Susa

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Ferrata della Sacra di San Michele – Valle Susa

Tempo di lettura: 5 minuti

Partenza: Sant’Ambrogio di Torino (TO) località Gir dl’Ora

Dislivello: 600 m di via ferrata

Difficoltà: AD

Note Tecniche: per affrontare la via ferrata è necessario munirsi di imbrago, kit da ferrata e casco. La via ferrata che conduce alla Sacra di San Michele non è nel suo complesso difficile da affontare ma, piuttosto lunga. Sono presenti due ponti tibetani sospesi. Per la discesa occorre percorre l’antica mulattiera.

Curiosità: la ferrata di San Michele è, in realtà, la ferrata Carlo Giorda e conduce all’Abbazia della Sacra di San Michele e si snoda sul monte Pirchiriano, in particolare sul versante nord. La Sacra di San Michele è sempre visibile percorrendo la via ferrata.

La ferrata è intitolata appunto a Carlo Giorda, un’alpinista del Piemonte ed istruttore del CAI che morì nel 1985.

 

Oggi è San Michele, quale idea può essere miglior di questa?

Avventurarsi nella Provincia di Torino per affrontare la ferrata della Sacra di San Michele!!

Per raggiungerla vi invito a cliccare su questo link, che vi condurrà direttamente al parcheggio, da cui praticamente parte la via ferrata della Sacra di San Michele.

Indossato quindi l’imbrago ed il kit da ferrata, oltre ovviamente il casco, osserviamo il cartello che indica il percorso della via ferrata Carlo Giorda, o ferrata della Sacra di San Michele.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Cartello-via-ferrata-sacra-di-san-michele

La via inizia a pochi passi dal parcheggio e praticamente vicino al laghetto dei Camosci, dove è presente un altro cartello con le varie indicazioni di sicurezza e, nuovamente, il percorso che andremo ad affrontare.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Via-ferrata-Carlo-Giorda

La via inizia subito con una diagonale e poi risale delle roccette. Le rocce sono molto lisce e scivolose, anche a causa della nebbia, ma più che altro a causa dei frequenti passaggi. Inizio ad arrampicare, visti gli appigli, senza toccare o farmi aiutare dal cavo metallico che è ricoperto da una guaina.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Primo-tratto-ferrata-Carlo-Giorda

Terminata questa prima parte della ferrata, percorriamo dei facili traversi e tratti in cui è divertente arrampicare.

Traversi-Via-Ferrata-della-Sacra-di San-Michele

Poi, la salita prosegue su uno spigolo attrezzato con delle staffe ed in tutto il suo splendore, poco dopo, compare nuovamente la Sacra di San Michele.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Tratto-attrezzato-con staffe-della-via-ferrata

Abbazia-di-San-Michele-in lontananza

Proseguiamo la nostra avventura su placche, roccette, sempre prestando particolare attenzione in quanto si scivola.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Placche-sulla-via-ferrata

Arriviamo così al Pian Risulent a 640 m ed alla prima via di fuga, che si trova sulla nostra sinistra.

Pian-Risulent

Ovviamente noi scegliamo di proseguire la ferrata di Carlo Giorda. Affrontiamo alcuni passaggi leggermente esposti, ma mai preoccupanti, superiamo delle roccette e placche fino a quando perveniamo finalmente al famoso ponte tibetano. Quest’ultimo, sospeso, presenta una lunghezza di 90 metri, come riportano i cartelli a Sant’Ambrogio di Torino.

Cartello-ponte-tibetano

Muovo i primi passi, ed il ponte inizia a ballare parecchio. A metà circa, diventa più stabile, in quanto l’ultima parte del ponte è in leggera salita.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Ponte-tibetano

Al fondo dello stesso, la parete rocciosa verticale, è nuovamente attrezzata con staffe che ci permettono di superarla.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Ultimo-tratto-ponte-tibetano-e-parete-attrezzata

Poco dopo siamo al Pian Cestlet a 690 m. Percorriamo un tratto di collegamento per mezzo di un sentiero ed attacchiamo nuovamente la via ferrata che ci condurrà alla Sacra di San Michele.

Sentiero-di-collegamento-tra-due-tratti-di-ferrata

Iniziamo così a salire la parete nord-ovest del Monte Pirchiriano, che ci offre diversi appigli per poter arrampicare in sicurezza. Affrontiamo quindi traversi e cenge fino a quando ci troviamo davanti il secondo ponte sospeso.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Secondo-ponte-sospeso-della-via-ferrata-della-Sacra-di-San-Michele

Quest’ultimo è molto diverso dal precedente, sia per lunghezza che per le modalità di costruzione. Poco dopo siamo alla località U Saut du Cin a 850 m, dove è presente la seconda via di fuga.

U-Saut-du-Cin

Ultimi tratti verticali, fino a quando sbuchiamo sul Monte Pirchiarino a 936 m, con davanti i muri della Sacra di San Michele.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Monte-Pirchiarino-e-Sacra-di-San-Michele

Continuiamo la via ferrata tenendoci sulla destra, poi scendiamo leggermente e risaliamo fino a pervenire alla via asfaltata che porta alla Sacra di San Michele, dopo circa 2 ore e 30 minuti.

Ferrata della Sacra di San Michele - Valle Susa

Antica-Mulattiera

Per la discesa, seguiamo invece l’antica Mulattiera, che ci conduce a Sant’Ambrogio di Torino.

Questa mulattiera da almeno mille anni unisce il paese di Sant’Ambrogio ed il fondovalle alla Sacra di San Michele. Pellegrini, soldati ed infine turisti la percorrono incessantemente. Il significato religioso è rappresentato da croci distribuite lungo il percorso, che simboleggiano la via Crucis.

Croce-della-Via-Crusic-presso-l’-antica-mulattiera

Camminando lungo l’antica mulattiera, incontriamo altresì il “Bosco delle Meraviglie”, che ovviamente visitiamo.

Terminata la mulattiera, svoltiamo a sinistra e costeggiamo un canale che ci conduce al parcheggio di partenza.

Download file: ritorno-via-ferrata-antica-mulattiera.gpx

 

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