Fortificazioni del Caposaldo delle Pianche – VALLE STURA
Partenza e arrivo: Pianche di Vinadio
Proseguiamo con la ricerca delle fortificazioni del Caposaldo delle Pianche in Valle Stura.
Ci dirigiamo quindi verso Vinadio e raggiungiamo l’abitato delle Pianche. Circa 100 mt dopo, proseguendo verso il Colle della Maddalena, sulla destra tra la fitta vegetazione, individuiamo l’Opera 301. Pare che in origine dovesse essere costituita da due Opere distinte: la 301 e la 301 bis.
A differenza di molte altre Opere militari, questa ci appare subito “mascherata” da civile abitazione. Si tratta di un monoblocco in calcestruzzo tipo 15000.
E’ presente un fosso di tipo “diamante”, ovvero un fossato che di solito veniva realizzato davanti alle aperture per le postazioni delle armi e per gli ingressi alle casematte, in modo da non permettere ai nemici di avvicinarsi. Inoltre aveva anche la funzione di raccogliere eventuali detriti e macerie che potevano originarsi dopo un bombardamento.
Eseguiamo una perlustrazione, vediamo tutti gli accessi murati, ma poi individuiamo da dove poter entrare.
Siamo come sempre emozionati nello scoprire questi luoghi. Scendiamo una prima rampa di scale e perveniamo ad un vasto ricovero.
Svoltiamo a destra e vediamo il locale ventilazione. Poi avanzando su una rampa di scale ci troviamo alla prima postazione per mitragliatrice, ovviamente sbarrata dall’interno.
Proseguiamo la visita e perveniamo alla seconda postazione per mitragliatrice anch’essa sbarrata, dove appare un ghiro che, molto incuriosito, si farà vedere più volte.
Poco dopo raggiungiamo un locale dove sono presenti due fotofoniche anch’esse sigillate: e’ la prima volta che ne vedo due nel medesimo posto, ovviamente rivolte verso luoghi differenti.
Ripercorriamo i pochi scalini di prima e sulla nostra destra appare il locale ” deposito acqua”,
poi una zona con una vasca, una latrina,
un posto per le munizioni e successivamente una porta di accesso all’Opera, ovviamente murata.
Ecco poi un’altra postazione per mitragliatrice: siamo quindi a tre.
Ritorniamo nel ricovero, dove oltre al locale ventilazione precedentemente visitato, vediamo a sinistra le scale di accesso alla feritoia. Poco dopo è presente il locale deposito ed a destra il posto comando. Ripercorriamo le scale verso la feritoia e raggiungiamo così il secondo accesso anch’esso sigillato con cemento e ferro.
Siccome è tardi e sappiamo che nei dintorni è presente anche l’opera 302, uscendo dalla 301 ci guardiamo intorno. Osservando bene, la scorgo in lontananza: è indubbiamente lei.
Andiamo quindi verso la località le Pianche, svoltiamo a destra, superiamo il ponte, giriamo a sinistra e ci inerpichiamo qualche metro più su, raggiungendola.
Si tratta sempre di un monoblocco con mascheramento a “grangia”.
Anche in questa Opera, come nell’altra, sono presenti dei fossati davanti alle feritoie ed un fintotetto di camuffamento.
Fortificazioni del Caposaldo delle Pianche – VALLE STURA
Da un foro, che è stato effettuato nell’ingresso posto nella parte più a sinistra della fortificazione, non molto comodo, entriamo.
Sulla destra, è subito presente il posto per le munizioni e poi per mezzo di scale raggiungiamo una delle feritoie chiuse con del legno.
Nell’Opera è poi presente una fotofonica, il ricovero, il deposito acqua , il locale del gruppo elettrogeno ed una latrina oltre ad un accesso chiuso all’interno con tavole di legno.
Purtroppo è quasi notte e non abbiamo più tempo per cercare l’Opera 303, che pare trovarsi un po’ sopra l’Opera 302. Siamo quindi costretti, con rammarico, a rimandare per evitare di perderci nel bosco.
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