La Storia di Marechiaro
Questa è la storia di un Marechiaro, scuro come il caffè. Un purosangue di razza, impegnato fin dalla giovane età in corse ippiche.
La sua vità è un susseguirsi di corse, scommesse, risultati, vittorie. Poi, d’improvviso, tutto questo finisce e all’età di 20 anni, Marechiaro viene proposto in vendita a Cascina Vittoria, per essere ospitato all’interno del Parco La Mandria.
“L’idea iniziale – ci racconta Erika Poma, titolare del maneggio della Cascina – era di impegnarlo in attività con le scuole. Però, appena sceso dal pulmino che ce lo ha consegnato, siamo rimasti senza parole”, ci confessa la nostra interlocutrice.
Una nuova casa
Marechiaro era magrissimo, avevo uno sguardo ‘perso’ e le sue zampe erano instabili, tanta era la sua debolezza. “Non è stata una scelta facile, quella di decidere di tenerlo, perché sapevamo che era un cavallo bisognoso di cure, ma è stata l’unica possibile. Non potevamo rimandarlo indietro: che fine avrebbe fatto?’, racconta Erika. Così, dopo tanta paglia e fieno, amorevoli cure, prelievi del sangue e qualche messa a punto, è arrivata la prima strigliata (nel senso letterale, naturalmente) e Marechiaro ha finalmente trovato il suo box, e la sua nuova casa. Era il 19 dicembre 2019.
Un’adozione condivisa
Al maneggio di Cascina Vittoria vanno in visita e a fare equitazione, adulti e bambini… e i più giovani, si sa, hanno un gran cuore. Nel vedere la magrezza di questo cavallo è subito scattata una gara di solidarietà tra tutti, per compragli foraggio: carote, pane e carrube di cui Marechiaro va ghiotto. I ragazzi del Liceo Alfieri di Torino hanno perfino avviato una raccolta fondi destinata al mantenimento dell’animale e così hanno fatto anche gli avventori del ristorante La Pace di Druento e di Prato Pascolo.
Non è una questione (solo) di peso
Purtroppo tutto questo impegno non è ancora bastato per far mutare l’aspetto del nostro destriero. Rimane (ancora) piuttosto ‘bruttino’e i 30 chilogrammi presi (!) non bastano per farne un purosangue bello a vedersi. Marechiaro è però riuscito a entrare nel branco dei suoi simili, sempre ospitati nella cascina, e la sua proprietaria riesce anche a cavalcarlo (con una sella a sospensione proprio per non gravare sulla schiena): sicuramente tutte attenzioni che giovano alla sua auto-stima.
L’apparenza inganna
Ed è probabilmente per questo aspetto, ancora denutrito e bruttarello, che Marechiaro è stato di recente protagonista di una segnalazione all’Asl per maltrattamenti. Probabilmente, qualche frequentatore di Cascina Vittoria, insospettito dall’aspetto dell’animale, ha pensato fosse giusto procedere, senza chiedere informazioni in giro e senza tenere conto che, un solo cavallo un po’ scarno, in mezzo ad altri decisamente più in carne, avrebbe potuto avere qualche problema… diciamo così, più personale.
I veterinari dell’ASL hanno infatti certificato sì, la magrezza di Marechiaro ma anche il suo buono stato di salute. E a noi, che l’abbiamo visto uscire dal box e correre nel recinto insieme ai suoi simili, non è certo sembrato sofferente. Anzi… nel venire a salutarci, ci ha sussurato: ‘Mettiamo una bella pietra sopra su quello che è stato’.
Buona vita! Marechiaro.
di Emanuela Celona
da Piemonte Parchi