
Presso il Comune di Sant’Albano Stura, un piccolo comune di Provincia di Cuneo, che dista circa 6 km da Fossano, 16 km da Mondovì e 23 km da Cuneo, è presente l’Oasi della Madonnina. Un’oasi naturalistica molto importante per gli appassionati di birdwatching e non solo. E’ infatti un luogo in cui si riesce ad assaporare sia la pace e la tranquillità, che la natura.
Per raggiungere l’oasi, con l’auto o a piedi o con l’MTB, è necessario recarsi in Via Ceriolo di Sant’Albano Stura, a circa metà della via stessa, nei pressi di una chiesetta, denominata “La Madonnina”.
Qui sono ben visibili i cartelli con indicata la strada da percorrere (circa 1,9 km) che, appunto, dalla chiesetta prosegue verso il Parco Fluviale Gesso e Stura, istituito dalla Regione Piemonte nel 2007.
In alternativa, è anche possibile raggiungere l’Oasi della Madonnina, partendo da Fossano, percorrendo parte del sentiero del Pescatore, attraversando poi la S.S. 28 e proseguendo lungo il fiume Stura. Ovviamente il percoso tra andata e ritorno è molto più lungo del precedente (17 km circa).
Al fondo dell’articolo potete trovare i due percorsi sopraccitati.

L’oasi è nata in seguito ad un progetto di ripristino ambientale di una cava di ghiaia, attraverso il quale si è ottenuta una zona umida destinata agli uccelli. Ne sono state osservate, al momento, più di 200 specie diverse e ciò ha reso l’Oasi della Madonnina uno degli ambienti acquatici più famosi in Piemonte. Dal 2006 fa anche parte dell’elenco regionale delle Zone di Protezione Speciale (ZPS).
L’oasi è infatti molto importante per la sosta e la riproduzione dell’avifauna.

Io decido di proseguire a piedi, passando per la Casa del Bosco, che attira la mia attenzione. Si tratta di una struttura, realizzata completamente in legno, dedicata alle attività di educazione ambientale, didattiche o ricreative oltre a quelle di promozione del territorio.

Continuo la camminata e raggiungo l’ingresso dell’Oasi, i cui orari di apertura si possono trovare indicati qui. L’accesso è completamente gratuito. Non è consentito l’ingresso ai cani, neanche al guinzaglio, per preservare l’ambiente faunistico.
L’oasi è tutta recintata ed è subito presente una mappa, che dà le opportune indicazioni sulla presenza dei capanni, in totale 8, e di una torretta denominata “capanno di Maio”, da cui poter osservare la vita degli uccelli senza disturbarli.

Ovviamente il consiglio è di dotarsi di una buona macchina fotografica e/o binocolo.

Lungo il percorso, è possibile leggere e capire, attraverso delle schede e pannelli informativi, quali specie si possono osservare da un determinato capanno ed in quali mesi dell’anno questi uccelli sono presenti.

Sicuramente incontrerete qualche appassionato di birdwatching che, come è successo a me, mi ha fornito alcune esplicazioni molto interessanti su un uccello bianco e nero, il Cavaliere d’Italia. Una coppia aveva già il piccolo mentre l’altra li stava ancor covando.
Il Cavaliere d’Italia è un trampoliere migratore che costruisce il proprio nido in prossimità dell’acqua. Pare che il nome derivi da “Cavaliere” perché i Limicoli a gambe lunghe sembrano guardare dall’alto come se fossero a cavallo e “d’Italia” perché in Italia non è raro poterlo vedere.

Oltre agli uccelli ho avuto anche la fortuna di poter ammirare gli scoiattoli, delle mini lepri e tantissimi ramarri, a cui ho scattato alcune interessanti fotografie.

Ovviamente nelle acque dell’oasi non mancano i Pesci!

Un luogo meraviglioso, immerso nella natura, che va preservato, non solo dai volontari che costantemente se ne occupano, ma da tutte le persone che lo visiteranno. Tutti possiamo dare il nostro contributo evitando, ad esempio, di lasciare rifiuti in giro e rispettando gli animali presenti.
Inoltre è possibile sostenere l’oasi naturalistica attraverso la donazione del 5×1000
Venite a scoprire l’oasi naturalistica “La Madonnina”, luogo di pace e natura.