
Data: 09/07/2022
Partenza: Pian della Regina (1770 m) – Crissolo
Quota massima: Punta Venezia (3095 m)
Dislivello: 1480 m
Sviluppo della cresta: 400 m
Distanza totale: 16 km circa
Difficoltà: PD+ – 3c max
Curiosità: La cresta Perotti si riconosce nella parte alta in quanto sono presenti due gendarmi conosciuti come “Torri Doppie”. La via è stata aperta da Alessandro e Natalia Caligaris, Alberto Milano, Giorgina Vivante con le Guide Giovanni e Quintino Perotti, il 6 agosto 1935
Attrezzatura: fettucce, friend e corde
Accesso: imboccare la valle Po ed arrivare sino a Crissolo. Verso il termine del paese svoltare a destra e salire al Pian della Regina.
Avvicinamento:
Oggi decidiamo di cambiare valle ed andare in Valle Po alla scoperta della cresta Perotti.
Partiamo dal Pian della Regina e ci incamminiamo sul sentiero di destra.

Giunti al Pian del Re, teniamo la sinistra e seguiamo la direzione “Rifugio Giacoletti” – sentiero V13.

La via sale piuttosto rapidamente fino ad incontrare una bella cascata. Poco dopo perveniamo al Lago Superiore (2313 m.)

Raggiunto un nuovo cartello, come da indicazioni svoltiamo a destra, sempre in direzione del rifugio Giacolettti.

Dopo 1000 m di dislivello e tanto caldo, perveniamo finalmente al rifugio Giacoletti a 2741 m.

Davanti a noi si staglia la Punta Udine, in tutta la sua maestosità.

Procediamo avanti, sul sentiero che porta alla ferrata, ma poco dopo iniziamo a seguire, nella pietraia, degli ometti. Puntiamo alla cresta est della Venezia ed in particolar modo a quella striscia di “verde” che vediamo davanti a noi.

E’ necessario proseguire fino a dove termina un labile sentiero per poter scorgere una targhetta sbiadita che ci indica che siamo nel posto giusto: “Cresta Perotti”.
Descrizione della via:
I tiri di corda sono 11 con gradi che vanno dal 2a al 3c. Volendo arrivati all’ultimo tiro non si prosegue lungo la cresta ma si raggiunge il bivacco e da qui si sale in vetta.
1° tiro: superare i primi facili risalti di cresta 3a/2a – 40 m
2° tiro: continuare direttamente sulla cresta e poi a destra sullo spigolo, qualche metro ancora a destra per sostare nella nicchia alla base del diedro 3a, 2b – 40 m
3° tiro: salire il diedro e seguire il filo di cresta sulla destra 3a – 40 m
4° tiro: superare una placca e continuare in cresta 3b, 2c – 45 m
5° tiro: andare leggermente a destra per riprendere la cresta, spigolo e placca, e ancora a destra per aggirare un evidente strapiombo 3b, 2c – 40 m
6° tiro: superare direttamente il diedro e raggiunta la cresta seguirla fino alla sosta 3c, 2c – 45 m
7° tiro: salire verso destra per raggiungere la cresta formata da gradoni di rocce rosse e in seguito la sosta dietro un grosso spuntone 3a, 2c, 3b – 45 m
8° tiro: passare a sinistra del gendarme e seguire la cresta fino alla base del torrione rossastro e verticale. 3a, 2a – 30 m
9° tiro: superare direttamente la prima delle “Torri Bifide” il successivo breve muro verticale, poi ancora una bella placca per raggiungere la sommità del gendarme dove si sosta 3c, 2b – 25 m
10° tiro: scendere per una decina di metri all’intaglio, superare un muro verticale e il successivo spigolo, raggiungere la vetta del secondo gendarme 2a, 3c, 2b – 20 m
11° tiro: attraversare in leggera discesa per raggiungere l’ultimo punto di sosta sull’evidente colletto alla base della vetta e a pochi minuti dal Bivacco 2a- 20 m
Noi invece abbiamo proseguito avanti, e percorso gli ultimi due tiri in cresta. Facendo così si raggiunge direttamente la Punta Venezia.






Discesa:
Superiamo il breve passaggio della discesa dalla Cima Venezia.

Poi oltrepassiamo il Bivacco e ci dirigiamo verso il coulour del Porco.

Il coulour del Porco è un canalino attrezzato con corde, staffe in acciaio, catene che permettono agli escursionisti di accedervi più facilmente.

Dal canale seguiamo il sentiero che ci porta al Pian del Re e di lì successivamente al Pian della Regina.
