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Sant’Anna di Valdieri – Sant’Anna di Vinadio – Traversata

Chiusa per due giorni la strada per Sant’Anna di Vinadio

Sant’Anna di Valdieri – Sant’Anna di Vinadio – Traversata

Tempo di lettura: 6 minuti

Data: 31/07/2021

Partenza: Sant’Anna di Valdieri (980 mt)

Quota massima: Colle Est della Paur (2980 mt)

Difficoltà: EE

Dislivello: ascesa 3100 mt – discesa 2095 mt

Distanza: 39 Km circa

Note tecniche: trekking che, considerata la distanza da percorre ed il dislivello da affrontare, richiede un buon livello di allenamento. E’ necessario avere un’ auto a S. Anna di Vinadio, lasciata lì il giorno prima, o contare su qualche conoscente per il rientro.

Punto di Partenza: da Cuneo dirigersi verso Valdieri e raggiungere la frazione di Sant’Anna di Valdieri.

 

Ed eccoci qui pronti per un’altra sfida!

Ore 2.50 siamo a Sant’Anna di Valdieri. Per la terza volta metto in discussione me stessa e le mie capacità!

Alle 3.00, indossato tutti la torcia frontale, ci avviamo per la stradina N4 che conduce al Rifugio Livio Bianco.

Superiamo le ultime case e ci addentriamo nel bosco con le nostre frontali accese. Solo il suono del Rio del Meris ci accompagna incessantemente. Raggiungiamo l’ampio pianoro detto Gias del Prato e successivamente il Gias del Chiot della Sella. E’ ancora buio.

I nostri occhi, visto le poche ore di sonno, praticamente una,  tendono a chiudersi, ma noi imperterriti cerchiamo di tenerli aperti. E’ una vera lotta, ma teniamo duro. Le gambe vanno avanti ma, non siamo abituati, come genere umano, a muoverci durante la notte.

Più avanti sentiamo la cascata formata dall’emissario del Lago Sottano del Sella (1862 mt) e poco dopo giungiamo al bivio: a sinistra il sentiero condurrebbe al Rifugio Livio Bianco e sono tentata di andare a salutare il mio amico Livio, a destra si prosegue per il Lago Soprano del Sella (segnavia N25) ed è qui, che noi siamo diretti.

Sant'Anna di Valdieri - Sant'Anna di Vinadio - Traversata

Bivio-per-rifugio-Livio-Bianco

Saliamo lungo il pendio detritico, raggiungiamo il Lago Mediano del Sella, mentre inizia ad albeggiare e poi nei pressi di un’altra cascata ci troviamo nuovamente di fronte ad un bivio: proseguiamo sulla destra (N25).

Il cielo pare nuvoloso ma inizia ed esserci luce naturale sufficiente per cui spegniamo le nostre torce e raggiungiamo il Lago Soprano del Sella (2329 mt). Non è la prima volta che lo vedo, però la sua grandezza e le montagne intorno riescono ancora a stupirmi. Ricordo la volta scorsa quando nel lago si rispecchiavano i monti circostanti ed i loro colori: il rossastro delle rocce, il bianco di alcune lingue di neve ed il verde della vegetazione. Oggi è ancor presto per cui non ho l’onore di vedere questo fenomeno naturale.

le-montagne-si-specchiano-foto-2020

Il sentiero prosegue sulla destra in un vallone laterale. Costeggiamo un laghetto ed arriviamo ad un ometto in pietra, che si trova poco prima del Colle della Valletta (2488 mt).

Dal colle possiamo ammirare dietro di noi, oltre al lago sopracitato, anche il Monte Matto, mentre davanti scorgiamo il Lago Soprano della Valletta e la Valle Stura.

Il-Matto-il-Lago-Soprano-del-Sella-dal-Colle-della-Valletta

A questo punto svoltiamo verso sinistra, direzione Colle Est della Paur. Proseguiamo su un sentiero militare ancora in ottimo stato e raggiungiamo un luogo particolarissimo, ricco di laghetti.

Le rocce si presentano rossastre in quanto cariche di ossidi di ferro. Meglio non trovarsi in zona in caso di temporale!

La mulattiera prosegue fino a quando ci si trova davanti ad un grosso ammasso di rocce. Le superiamo e proseguiamo tenendoci sulla sinistra (tacche bianche/rosse). Rispetto alle volte passate in cui erano presenti dei nevai, che aggiravamo per non dover indossare i ramponi, quest’anno procediamo tranquillamente e senza alcun problema.

Sant'Anna di Valdieri - Sant'Anna di Vinadio - Traversata

Dopo-la-Comba-della-Valletta

Raggiungiamo così il Colle Est (2890 mt) e davanti a noi, imponente la Rocca della Paur (2972 mt). Il cielo adesso è azzurrissimo: non pare neanche vero!.

Seguiamo i bollini blu e in breve tempo eccoci sulla vetta. Sono presenti due croci, di cui una in legno. Il panorama è a dir poco grandioso.

Sant'Anna di Valdieri - Sant'Anna di Vinadio - Traversata

In-cima-a-Rocca-La-Paur

Siamo a 1970 mt di dislivello ma a soli 16 km percorsi, per cui so che l’escursione sarà ancora lunga. Dopo esser scesi dalla vetta, con molta cautela, proseguiamo il percorso in una pietraia. Anche qui è meglio prestare molta attenzione, in quanto le rocce sotto i nostri piedi, si muovono parecchio. Puntiamo in direzione Laghi di Valrossa.

Lago-Inferiore-di-Valrossa

Al fondo della Valle seguiamo al segnavia: il sentiero N23 Laghi di Valscura.

Nuovamente ci accoglie una strada lastricata. Da quassù scorgiamo il Rifugio Valasco.

sentiero-Militare

Sentiero-Militare

Proseguiamo e raggiungiamo alcune casermette e, poco dopo, il Lago Inferiore di Valscura (2274 mt).

Da qui seguiamo il sentiero N24/Gta verso la Bassa del Drous. Superiamo la Caserma Massimo Longà e la conca detritica dove sono presenti i 4 Laghi superiori di Valscura.

Sant'Anna di Valdieri - Sant'Anna di Vinadio - Traversata

Caserma-e-laghi-di-Valscura

Trascuriamo il bivio per la Bassa della Lausa che si stacca a sinistra ed in breve raggiungiamo la Bassa del Drous (2628 mt).

S.Anna di Vinadio, però, è ancora lontana.

Scendiamo il pendio spostandoci verso sinistra e poi sempre seguendo il sentiero tagliamo verso destra passando accanto al Lago Superiore di Terra Rossa (lacs de Terre Rouge).

Lago-di Terra-Rossa

Successivamente proseguiamo oltre e, incontrato un cartello, svoltiamo verso destra in direzione Passo del Lupo, dove scorgiamo un altro specchio d’acqua.

Con diversi tornanti raggiungiamo il passo a 2693 mt e da qui sopra riusciamo ad individuare anche il rifugio Malinvern. Avanziamo sul sentiero in pietraia scendendo e spostandoci sulla sinitra, quando ad un tratto ecco che arriviamo alla salita più ripida di tutta l’escursione.

Le gambe non fanno male, ma un po’ di stanchezza inizia a sentirsi. Procediamo a passo lento, mentre il cielo inizia a scurirsi, e comunque in breve tempo raggiungiamo la sommità del pendio.

La Cima della Lombarda è ancora oltre, ma praticamente di fronte a noi. Inizia a piovere.. cavolo non ci voleva proprio considerato che la discesa dalla Lombarda così sarà più che scivolosa!!

Verso-cima-della-Lombarda

Ci impegnamo tutti, proseguiamo oltre fino ad arrivare in cima a quota 2801 mt dove è presente una grossa croce. Praticamente ci siamo solo più noi quassù.

Nel frattempo ha smesso di piovigginare, ma un rumore, un tuono ci avvisa che sta per arrivare un temporale e che dobbiamo affrettarci. Dopo esserci scattati qualche foto, aver mangiato qualcosetta, iniziamo la discesa seguendo gli ometti fino ad una croce. Da questo punto ci spostiamo verso destra, sempre seguendo i segnavia verso il vallone dell’Orgials.

Perdiamo velocemente quota e raggiungiamo il Colle della Lombarda (2350 mt).

Da qui un cartello ci indica la direzione per Sant’Anna di Vinadio. Il cielo è sempre più minaccioso e credo che questa volta non la scamperemo. I tuoni rimbombano tra le montagne, spronandoci ad allungare il passo. Ci affrettiamo, nonostante le gambe siano ormai stanche.

Sentiero-finale

Superiamo diversi sali scendi, fino a quando finalmente scorgiamo tra le nuvole il Santuario di Sant’Anna.

Santuario-Sant-Anna-di-Vinadio-

Santuario-Sant-Anna-di-Vinadio-

Dopo 11 ore nette di movimento su 12 totali (comprese le varie soste)  siamo a Sant’Anna di Vinadio: il tempo di arrivare all’auto ed inizia a diluviare. Che fortuna! Sono tre volte che ci succede la medesima cosa, si vede che questo luogo ci porta fortuna!

Ora non ci resta che andare a recuperare l’auto a Sant’Anna di Valdieri.

 

Download file: Traversata a S.Anna di Vinadio.gpx

 

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