
Testa dell’Ubac e non solo – Scialpinismo – Valle Stura
Data: 08/05/2021
Difficoltà: BS
Quota di partenza: Rifugio Talarico 1720 m
Quota massima: Testa dell’Ubac 2991 mt
Dislivello: 1450 mt circa
Curiosità: la Testa dell’Ubàc (Tête de l’Ubac) sorge tra lo spartiacque Stura -Tinée. Ubàc è un toponimo che identifica luoghi rivolti a settentrione, quindi poco soleggiati.
Oggi finalmente riparto con una gita di scialpinismo. Da Cuneo, ci dirigiamo in Valle Stura. Raggiunto Pontebernardo seguiamo la stradina e perveniamo ai Prati del Vallone, in prossimità del Rifugio Talarico. E’ impressionante il numero di auto presenti, ma il Vallone di Pontebernardo è grande e sicuramente non ci si darà fastidio.

Indossati gli scarponi e caricati gli sci sullo zaino, iniziamo la nostra avventura a piedi per una quindicina di minuti. Appena vediamo davanti a noi la neve, sci ai piedi risaliamo il Vallone Superiore di Pontebernardo.

La giornata è bellissima e tanti come noi, hanno avuto l’idea di praticare lo scialpinismo primaverile che è quello che a mio avviso, può dare molte soddisfazioni. A sinistra verticali pareti di roccia ci osservano. Con pendenze piuttosto regolari perveniamo ad una prima rampa che con diversi zig zag superiamo tenendoci sulla destra. Proprio in alto a destra, compare una casermetta, ovvero il Rifugio della Lausa (2468 m).

Da qui proseguiamo avanti, puntando verso la bastionata rocciosa, fino a quando arriviamo nei pressi di due canali. A destra il canale di Vens che porta appunto al Passo di Vens, a sinistra, dove siamo noi il canale che porta al passo della Lausa. Risaliamo con gli sci il ripido canalone, fino a metà.

Da qui in poi con l’utilizzo dei ramponi e gli sci sulla schiena procediamo fino a quando arriviamo sul passo della Lausa (2872 m), nei cui pressi sorge il Bivacco Vigna.
La vista da quassù è come sempre spettacolare. Un susseguirsi di cime una più bella dell’altra. A sinistra ecco la nostra meta, poi Rocca Brossé, Cima Burnat e Bec dal Vir.

Non facciamo il traverso a sinistra, ma tolte le pelli agli sci, affrontiamo la nostra prima discesa. Spettacolo puro! Il calore del sole ha trasformato la neve, ammolandola in superficie e permettendoci di tracciare delle curve fantastiche.

Giunti in fondo, ripelliamo e risaliamo fino alla Bassa della Lausa. Qui lasciamo gli sci e risaliamo con i ramponi la cresta, fino a quando perveniamo alla Testa dell’Ubac (2291 mt).

Vasto il panorama: dall’Argentera, al Matto, al Monviso e tante altre cime ancora.
Un breve ristoro e ripartiamo. Giunti dagli sci, affettuiamo un lungo traverso a destra, fino a quando perveniamo nei pressi di un canale, un canale senza nome.
La pendenza si aggira sui 40°, con la prima parte un po’ strettina. La neve però, sulla destra è compatta al punto giusto, per cui con un po’ di concentrazione riesco a scenderlo. Dal conoide finale fino a quando riusciamo ad utilizzare gli sci, non c’è di che lamentarsi. Il manto nevoso è ottimo!!.
L’ultimo tratto lo affrontiamo con gli sci sulle spalle.
Testa dell’Ubac e non solo – Scialpinismo – Valle Stura