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Il Sentiero della Resistenza

Il Sentiero della Resistenza

Tempo di lettura: 5 minuti

Difficoltà : E (Escursionisti)

Quota di Partenza : Valgrana (640m)

Quota Massima : Bivio di San Matteo (1264m)

Dislivello : 1200 metri

Giro ad anello : Si

Distanza : 20km

Tempo : 5 ore

Percorribile a piedi, a cavallo e in MTB.  

 

Il Sentiero della Resistenza è un nuovo tracciato del gruppo Sentieri Valgranesi.

Questa volta ci spostiamo interamente alla destra orografica del torrente Grana, toccando antiche borgate e cappelle nascoste in mezzo ad alberi secolari.

Un percorso ricco di storia che prende il nome “della Resistenza” in onore del gruppo di partigiani che lottò per la liberazione delle nostre vallate dai tedeschi.

Il 20 settembre 1943 Duccio Galimberti, Dino Giacosa, Dante Livio Bianco, Leo Scamuzzi, Arturo Felici, Ildo Vivanti, Leonardo Ferrero, Dado Soria, Ugo Rapisarda, Enzo e Riccardo Cavaglion si spostarono dalla postazione di Madonna del Colletto, sul crinale tra la Valle Gesso e la Valle Stura, alla borgata Paraloup. Questo gruppo di case, utilizzato solo in estate dai pastori, permettè alla banda il suo sviluppo politico e militare. Un ennesimo spostamento, a seguito di una crescita di numero della formazione partigiana, avvenne passando alla borgata San Matteo. Qui si installarono nei locali della scuola adiacenti alla chiesa parrocchiale e si divisero in tre distaccamenti : il comando di S.Matteo, di Noello e di Tamone.

Dai primi giorni di gennaio i tedeschi iniziarono le prime serie di rastrellamenti contro le formazioni partigiane e il 12-13 gennaio 1944, durante l’offensiva in Valle Grana, perse la vita Carluccio Michelis, venne ferito Duccio Galimberti e i nazifascisti bruciarono S. Matteo e le borgate limitrofe.

Il Sentiero della Resistenza

Partenza-dai-campi-sportivi

Viene consigliata la partenza dalla piazza San Martino dove è stato eretto un monumento alla resistenza, nel 2004, con la ruota del mulino che è stata prelevata dal vecchio mulino del Paschero nel vallone di Cavoira. Seguendo le indicazioni verdi, bianche e rosse si costeggia la Parrocchia, si attraversa il ponte sul Grana arrivando alla “Villa”, si passa accanto al Comune e si prosegue dritto.

Inoltrandosi nei boschi, percorrendo l’antica strada che porta a S.Matteo, si raggiunge la Cappella di Santa Croce, le cui dimensioni sono ridotte a pochi metri quadri. Al suo interno si scorge un piccolo altare su cui spicca un bellissimo dipinto raffigurante Gesù in croce, che costituisce la cosa più pregevole della cappella.

Il Sentiero della Resistenza

Cappella-Santa-Croce

Si passa accanto alla borgata Noello e immettendosi per un breve tratto su strada asfaltata si arriva a San Matteo fino davanti alla chiesa.

Noello

Questa è la borgata più importante ed è bello vedere come gli ex abitanti tengano in ordine e ben curate le loro case.

In circa venti minuti di cammino si arriva al Pilone Ugo.

Pilone Ugo

Dopo questo splendido angolo panoramico sull’Alpe di Rittana e il Monte Tajarè si arriva al Tombarello, borgata più alta del comune di Valgrana ed anche la più distante.

Tombarello

Continuando la salita si arriva al punto più alto dell’anello, il Bivio di S.Matè 1264m e mantenendo la destra si scende fino al Quiot Reuza (Chiot Rosa) uno dei luoghi fulcro della “Memoria delle Alpi” dove passarono i partigiani di “Italia Libera” di stanza a Paraloup per trasferirsi a S.Matteo.

Il Sentiero della Resistenza

Bivio-S.-Matè

 

Il Sentiero della Resistenza

Chiot Rosa

Oggi un luogo caro a molti, grazie alla splendida area attrezzata teatro di feste e convivialità, la vista sul Monviso e la Bisalta, e alla vicinanza col Rifugio Paraloup (circa 1h a piedi).

Il Sentiero della Resistenza

Porta-della-scuola

All’altezza del parcheggio del Chiot Rosa si segue il sentiero che scende a destra e ci si inoltra in boschi di faggi e pini secolari, fino ad arrivare alla suggestiva Fonte dell’Agnello. Proseguendo si raggiunge Serre Mendie e l’antica borgata S.Anna di Cavoira con la sua cappella che si differenzia da tutte le altre per il suo stile particolare, con una conformazione interna a forma di croce greca e una piccola cupola ben proporzionata che dà all’ambiente un tocco di austerità e bellezza.

Il Sentiero della Resistenza

Scuola-e-chiesa-S.Anna-Cavoira

Sull’edificio accanto alla chiesa è ancora visibile la scritta “scuola elementare”, chiusa alla fine degli anni ‘60, insieme alla piccola osteria.

Scendendo a valle si arriva al mulino del Paschiero, ormai abbandonato il cui il ricordo è rappresentato dal grande rodone che da alcuni anni gira nella piazza di Valgrana come emblema della Resistenza, ma anche a ricordare i sacrifici di tante generazioni di montanari a cui è stato sempre e solamente chiesto, sia in pace che in guerra.

Ciari – 

Arrivati alla Borgata Ciari si prosegue in direzione Armandi/Bris due frazioni ancora abitate, e infine costeggiando due ex mulini ci si ritrova dalla chiesa della Confraternita della “Villa” e si ritorna verso il centro di Valgrana.

Consiglio a tutti di non lasciarsi sfuggire il sentiero della Resistenza, sistemato grazie al gruppo dei Sentieri Valgranesi.

 

Foto di Rosanna Bagnis

 

 

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